La mia prima esperienza (abbracciare la paura)

La mia prima esperienza 

E' capitata spontaneamente, dopo averne sentito parlare da mio marito, che stava leggendo un libro di Charlie Morley -da cui ho poi scelto di essere formata-.
Non sapevo ancora nulla di come fare buon uso di quest'opportunità, sapevo soltanto che un modo per avere conferma di stare sognando è quello di guardarsi il palmo della mano due volte in rapida successione, perché nel momento in cui si sta acquisendo lucidità, la mente non è in grado di riprodurre immagini complesse consecutive in maniera identica e quindi avrei notato qualcosa di strano.
Quella notte, in sogno, dopo aver pensato "sto sognando!" ed essermi guardata la mano, ho visto le dita allungarsi e la sensazione di essere "sveglia" dentro un sogno era così elettrizzante che mi sono svegliata subito 😄
E' un classico, per cui ho deciso che se mi fosse ricapitato avrei guardato la mano più a lungo per stabilizzare stato d'animo e lucidità, prima di guardarmi intorno e vivere il mio mondo di sogno con occhi totalmente nuovi.
Per la cosiddetta "fortuna dei principianti", non è passato molto prima che mi ricapitasse; ho guardato a lungo le dita della mano allungarsi mentre, con la coda dell'occhio, stavo notando la presenza di alcune figure scure. A quel punto ero in grado di guardarmi attorno senza svegliarmi e la sensazione era fantastica, anche se quei tizi vestiti di nero non promettevano niente di buono.
Mi sono ricordata che tra le cose che mio marito mi aveva raccontato c'era l'indicazione di non fuggire, ma abbracciare ciò che ci fa paura, allora ho cominciato ad abbracciare uno dopo l'altro gli uomini che continuavano ad avvicinarsi. Il mio gesto non era però accompagnato da alcuna sensazione interessante, così ho pensato che sarebbe stato meglio chiedere il permesso prima di abbracciarli. "Scusa, ti posso abbracciare?", ho detto all'ennesimo sconosciuto che avevo davanti e quando mi ha risposto "si" aveva una voce tenerissima e inerme, un po' come quella di un bambino piccolo; allora ho avuto un insight importante: ho capito di essere fuggita tante volte in sogno da proiezioni della mia psiche, che stavano esprimendo solo aspetti non integrati del mio vissuto, anche infantile, diventando spaventosi proprio perché costantemente evitati e negati.